Non scatta l’aggravante della destrezza per chi commetta il furto approfittando di una temporanea distrazione della vittima, senza aver fatto nulla per determinarla. Sono state depositate ieri le motivazioni della sentenza 34090/2017 (di cui «Il Sole 24 Ore» ha riferito il 3 maggio sulla base dell’informazione provvisoria), con cui le Sezioni unite hanno ristretto il perimetro dell’aggravante ai casi in cui si tiene, «prima o durante l’impossessamento del bene mobile altrui», un comportamento «caratterizzato da particolare abilità, astuzia o avvedutezza», idoneo «a sorprendere, attenuare o eludere la sorveglianza sul bene». Nessun aggravio se il ladro «si limiti ad approfittare di situazioni, dallo stesso non provocate, di disattenzione o di momentaneo allontanamento del detentore».